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venerdì, Aprile 26, 2024
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Trasporto su ferro pessimo in Campania: il rapporto Pendolaria di Legambiente

Turismo

Trasporto su ferro pessimo in Campania: il rapporto Pendolaria di Legambiente

In Campania stanziati zero euro per il servizio ferroviario nel 2021. Solo 67 milioni per il materiale rotabile, lo 0,23 percento dell’intero bilancio regionale. I dati elaborati dal report Pendolaria di Legambiente. L’ex Circumvesuviana prima tra le peggiori linee d’Italia.

È ancora troppo lenta la transizione ecologica del trasporto su ferro. A stabilirlo è il rapporto Legambiente, che traccia un bilancio sulla situazione in Italia. Le criticità maggiori nel Mezzogioro. Ritardi infrastrutturali, treni poco frequenti, lentezza nella riattivazione delle linee ferroviarie interrotte, risorse inadeguate restano i maggiori talloni d’Achille.

Al sud un servizio non paragonabile con il resto del Paese, con linee come l’ex Circumvesuviana che figura prima tra le peggiori d’Italia. È quanto denuncia Legambiente nel nuovo rapporto Pendolaria, in cui si fa il punto sul trasporto su ferro in Italia. A parlare sono i dati raccolti. Dal 2018 al 2022 le inaugurazioni di nuovi binari in città sono state inadeguate, parliamo di un ritmo di un chilometro e mezzo all’anno di nuove metropolitane.

Sul fronte investimenti, sono state investite maggiori risorse sulle infrastrutture per il trasporto su gomma che su ferro.

Il processo di riconversione dei trasporti in Italia – spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – è fondamentale. Lo è se vogliamo rispettare gli obiettivi del Green Deal europeo, del taglio delle emissioni del 55% entro il 2030 e del loro azzeramento entro il 2050, visto che il settore è responsabile di oltre un quarto delle emissioni climalteranti italianeÈ fondamentale invertire la rotta e puntare su importanti investimenti per la cura del ferro del nostro Paese, smettendola di rincorrere inutili opere come il Ponte sullo Stretto di Messina. Occorre investire in servizi, treni moderni, interconnessioni tra i vari mezzi di trasporto e con la mobilità dolce, in linee ferroviarie urbane, suburbane ed extraurbane, potenziando il servizio dei treni regionali e Intercity”.

Cura per il sud significa maggiori investimenti per il Mezzogiorno. Più treni per il Meridione, elettrificazione e collegamenti più veloci potenziando in primis il servizio Intercity e integrando l’offerta di servizio lungo le direttrici principali. Per Legambiente gli assi prioritari su cui intervenire sono: Napoli-Reggio Calabria, Taranto-Reggio Calabria, Salerno-Taranto, Napoli-Bari, Palermo-Messina-Catania.

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