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Legambiente: Forum della ristorazione collettiva e sostenibile. In Italia vale 7,3 miliardi di euro spreco del cibo

Turismo

Legambiente: Forum della ristorazione collettiva e sostenibile. In Italia vale 7,3 miliardi di euro spreco del cibo

Un’ alleanza tra associazioni, imprese e istituzioni nel campo della ristorazione con l’obiettivo di dare un contributo alla conversione ecologica del settore a partire dalla lotta allo spreco alimentare. Un problema che incide non solo sulla spesa delle famiglie, ma soprattutto su ambiente e vita delle persone. Con questo obiettivo Legambiente Campania e Contital,azienda leader del settore del food packaging (contenitori, piatti e rotoli in alluminio) hanno promosso la prima edizione del Forum della ristorazione collettiva e sostenibile che si è svolta stamattina con il patrocinio del comune di Baronissi(Sa) e la collaborazione dell’ Ordine dei Tecnologi Alimentari di Campania e Lazio a testimonianza dell’impegno e della costanza dei due promotori schierati in prima linea nella diffusione di buone pratiche e di nuovi paradigmi culturali, accompagnando la conversione ecologica del settore della ristorazione a partire dai criteri minimi ambientali.

Il Primo Forum della Ristorazione Collettiva e sostenibile è una delle tappe della campagna – SPRECO + RICICLO” con l’obiettivo di coinvolgere ristoranti, agriturismi, mense, banqueting e catering, sale per cerimonie per la conversione ecologica del settore della ristorazione, attuando azioni concrete per prevenire lo spreco alimentare attraverso la distribuzione e l’utilizzo di vaschette di alluminio come strumento per consentire ai clienti delle attività ristorative aderenti ( agriturismi,mense scolastiche e aziendali, ristoranti) di portare a casa il cibo non consumato. Una sfida importante per diffondere una pratica, utile ed etica come portare il cibo avanzato in una vaschetta di alluminio che una volta usata è riciclabile al 100% e all’infinito. Secondo i nuovi dati del Rapporto Waste Watcher International (riferito al 2021) nel nostro paese gettiamo in media 595,3 grammi pro capite a settimana, ovvero 30,956 kg annui: il 15% rispetto al 2020. Il ritorno alla vita sociale, nella convivenza con il virus, ci rende probabilmente meno attenti nella gestione e fruizione del cibo, un dato che si accentua a sud (+ 18% di spreco rispetto alla media nazionale) e per le famiglie senza figli (+ 12% rispetto alla media italiana).Vale complessivamente 7,37 miliardi € lo spreco del cibo nelle nostre case: una cifra vertiginosa, ovvero il doppio di quanto ha stanziato il Governo per sostenere il contrasto al caro energia, e corrisponde allo sperpero annuale di 1.866.000 tonnellate di cibo, solo nelle nostre case.

Con la prima edizione del Forum- commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania- vogliamo stringere un patto con i principali attori del mondo della ristorazione partendo dalla lotta allo spreco alimentare un problema che incide non solo sulla spesa delle famiglie, ma soprattutto su ambiente e vita delle persone. Per favorire un consumo consapevole servono strategie delle amministrazioni e del mondo industriale. Importante incentivare e vigilare e far rispettare i Criteri ambientali Minimi(CAM) nell’affidamento dei servizi del settore della ristorazione collettiva istituzionale in modo da garantire una maggiore attenzione al valore del cibo e prevedendo vari strumenti per prevenire lo spreco di cibo. I Criteri ambientali minimi – conclude presidente di Legambiente Campania– sono strumenti fondamentali, e per questo obbligatori, per andare nella direzione di un’economia ecosostenibile e circolare e creare nuova occupazione verde, perché indirizzano le pubbliche amministrazioni a gestire meglio i propri appalti e spingono le imprese private ad essere più competitive riducendo il loro impatto sull’ambiente. In questo contesto la Dieta Mediterranea diventa il faro da seguire per incrementare questo processo favorendo e moltiplicando le buone pratiche già diffuse 

La campagna -SPRECO +RICICLO” portata avanti da Legambiente Campania e Contital si rivolge alle attività ristorative, che possono promuovere azioni virtuose ed entrare nella rete della ristorazione sostenibile, contribuendo a diminuire l’impatto del settore. Le attività che aderiscono saranno fornite di un bollino in modo che i cittadini potranno scegliere quelle attività ristorative che hanno aderito alla campagna richiedendo la vaschetta in alluminio “Qui il cibo è al sicuro”, prodotta a partire da materiale riciclato e che, al termine del suo utilizzo, può essere conferita nella raccolta differenziata per essere nuovamente riciclata, permettendo di risparmiare il 95% dell’energia necessaria per produrre l’alluminio primario da fonti estrattive.

“Contrastare lo spreco alimentare – ha commentato Ferruccio Milanesi, Marketing Manager del Gruppo Laminazione Sottile, di cui è parte l’azienda Contital- non significa solo salvaguardare l’ambiente, ma anche rispettare il lavoro di tutte le persone impegnate nel campo della produzione agroalimentare, valorizzare le filiere locali e sostenibili, pianificare e organizzare il riciclo degli scarti. Anche il settore della ristorazione collettiva deve saper accettare la sfida e la nostra campagna ha lo scopo di accompagnare questa categoria,dal piccolo ristorante alla grande azienda, a dare il proprio contributo per la transizione ecologica.”

La ristorazione scolastica- ha dichiarato Maria Manuela Russo, Vicepresidente Ordine Tecnologi Alimentari di Campania e Lazio- negli ultimi anni ha subito un cambiamento importante, passando dal soddisfacimento del fabbisogno nutrizionale del bambino al miglioramento delle esigenze ambientali, sociali e di benessere psico-fisico del bambino. In questo contesto vediamo la nascita di una ristorazione scolastica “sostenibile” a 360 gradi: dalla scelta del cibo biologico, a Km0 e filiera corta, la riduzione degli sprechi alimentari, all’eliminazione della plastica monouso, alla formazione consapevole di tutte le maestranze . Una vera e propria evoluzione seguendo i nuovi CAM del marzo 2020.”

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