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martedì, Luglio 15, 2025

Villammare, sei giorni fa il ricovero in coma di Pietro. Il padre al suo capezzale a Napoli, la madre obbligata al rientro in paese

Turismo

Villammare, sei giorni fa il ricovero in coma di Pietro. Il padre al suo capezzale a Napoli, la madre obbligata al rientro in paese.

Pietro,  nove mesi di vita: un corpicino fratturato e danni cerebrali. A sei giorni dal ricovero in coma, prima all’ospedale di Sapri poi al Santobono, del piccolo di Villammare si sa solo    questo. Ancora oggi, da venerdì scorso,  manca una comunicazione ufficiale sulle sue condizioni di salute.  Massimo riserbo anche sull’esito dell’indagine. Pochi giorni fa sembrano vicine ad una svolta, invece, non è stato così. Il quadro emerso dagli accertamenti ha reso necessari ulteriori verifiche. Tutte le parti coinvolte respingono ogni eventuale responsabilità rispetto allo stato di salute del bimbo, giunto al pronto soccorso saprese in fin di vita. Il padre, di Sapri, continua a rimanere al Santobono,  al capezzale del figlio , la  madre,  di Licusati, dopo la recente sospensione temporanea della responsabilità genitoriale e il divieto di avvicinarsi a entrambi i suoi figlioletti, da Napoli ha fatto rientro a Villammare, ma non nella sua casa , perchè sequestrata. Sarebbe ospite dei genitori del suo nuovo compagno. Chi conosce quest ‘ultimo lo difende a spada tratta : “ Non toccherebbe un bimbo con un dito e non l’ha fatto nemmeno con Pietro “, sostengono con forza   La mamma del piccolo  e i  familiari di lei, in particolare, accusano di superficialità i medici dell’ospedale di Sapri. A loro dire non hanno riservato al  bimbo  la giusta attenzione quando nel maggio scorso fu portato al pronto soccorso per una crisi respiratoria. Per questo motivo sono stati sentiti  i medici in questione. Sul caso del piccolo Pietro restano accesi i rifletti della stampa nazionale che si è spinta fino nel basso Cilento per provare a sentire le parti interessate e comprendere in che contesto familiare il bimbo ha vissuto i suoi nove mesi di vita, segnati da fratture, anche pregresse, rispetto a quelle al cranio causategli giovedì scorso, un attimo prima il suo ricovero. Cosa è accaduto al bimbo ? Un interrogativo dai sei giorni senza risposta. ( Antonietta Nicodemo – 105TV)

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