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Terremoto Turchia, i morti sono quasi 1.500. Il sisma al confine con la Siria. La scossa più forte di magnitudo 7,9

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Terremoto Turchia, i morti sono quasi 1.500. Il sisma al confine con la Siria. La scossa più forte di magnitudo 7,9

Una violentissima scossa di terremoto di magnitudo 7,9 della scala Richter è stata registrata nel sud della Turchia, al confine con la Siria, nella regione dell’Anatolia sud-orientale. Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime, che al momento sono quasi 1.500. Migliaia i feriti.

Almeno ”912 dei nostri cittadini hanno perso la vita e 5.385 persone sono state ferite” a causa del terremoto che ha colpito il sud della Turchia, ha affermato presidente turco Recep Tayyip Erdogan intervenendo in una riunione di governo. E sono almeno 427 le persone rimaste uccise in Siria. Secondo i dati più recenti provenienti dalle regioni interessate, nelle zone sotto controllo delle forze di opposizione i morti sarebbero saliti a 190, come riportato da un portavoce dei Caschi Bianchi. Nelle aree sotto controllo del governo, stando ai media ufficiali, i morti sono 237. A riferirne è la tv turca Trt. Oltre 1.000 i feriti.

E’ Gaziantep – già chiamata Antep – la città della Turchia che ha fatto registrare il numero più alto di vittime – 80 – per il sisma di questa mattina. La città è situata a 90 chilometri circa dal confine con la Siria. Lo riferiscono le autorità locali che aggiornano il bilancio del sisma. Settanta vittime si sono avute a Kahramanmaras, stando alle stesse fonti.

“Abbiamo bisogno di aiuto. La comunità internazionale deve fare qualcosa per aiutarci, per sostenerci. La Siria nordoccidentale è un’area disastrata. Ci serve l’aiuto di tutti per salvare la nostra gente”. A lanciare la richiesta è Ismail Al Abdullah, dei Caschi Bianchi, l’organizzazione di difesa civile siriana che opera nelle aree della Siria sotto controllo dei ribelli. Da Sarmada, vicino al confine con la Turchia, Abdullah ha spiegato alla Bbc che “numerosi edifici in diverse città e villaggi della parte nordoccidentale del paese sono crollati, sono andati distrutti dal sisma. Le nostre squadre hanno risposto a tutte le richieste, in tutti i posti e in tutti gli edifici e tuttora molte famiglie si trovano sotto le macerie. Stiamo cercando di salvarle ma per noi è un compito difficilissimo”.

“La situazione è molto tragica, decine di edifici sono crollati nella città di Salgin”, aveva riferito un membro dell’organizzazione siriana dei caschi bianchi, in un riferimento alla città situata a cinque chilometri dal confine con la Turchia.

L’Ufficio di gestione dei disastri e delle emergenze di Ankara, che dipende dal ministero dell’Interno, ha reso noto che il sisma è stato registrato alle 4,17 ora locale, le 2,17 in Italia, ed è stato registrato a 23 chilometri a est di Nurdagi, nella provincia di Gaziantep.

Sono oltre 40 le scosse di assestamento registrate in Turchia nelle ore successive alla prima, ha riferito l’agenzia per la gestione dei disastri e delle emergenze del ministero degli Interni di Ankara, secondo cui la seconda più forte è stata di magnitudo 6,6. A causa della elevata magnitudo e della relativa vicinanza al mare, sia il Cat-Ingv che il Koeri hanno poi diramato un’allerta tsunami per il Mediterraneo, un’allerta di tipo Watch, ha sottolineato l’Ingv.

Il sisma è stato avvertito anche in Libano, Grecia, Israele e Cipro. Le autorità turche non hanno al momento dato notizie di vittime, ma alcuni video diffusi sui social media mostrano palazzi crollati in molte città della regione. I voli in due aeroporti della Turchia sono stati sospesi. L’aeroporto sud-orientale di Hatay è stato chiuso a causa dei danni causati dal sisma. Sono stati inoltre sospesi i voli civili da e per l’aeroporto di Gaziantep, nel sud del paese. Ferme anche le operazioni nel porto di Ceyhan, secondo la Tribeca Shipping Agency. (ADNKRONOS)

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