Apertura dell’anno giudiziario. Uno stralcio di quanto emerso che non lascia ben sperare con l’incalzare dell’epidemia. “Vi è la necessità di porre in essere un piano di sostegno nazionale poderoso per imprese e famiglie – dichiara il presidente provinciale di SoS impresa rete per la legalità di Salerno e provincia Raffaele Esposito – il momento di tendere una mano al mondo economico e produttivo in maniera incondizionata e sicura è adesso. Questa difficoltà economica generalizzata sta producendo effetti devastanti anche per la nostra provincia, file alle mense dei poveri sempre più nutrite, difficoltà a mandare avanti la gestione ordinaria, da parte dei commercianti e dei micro e piccoli imprenditori, delle proprie spese correnti, i conti in banca che piano piano inesorabilmente si azzerano, e una perdurante incertezza, nonostante i vaccini, per il futuro che inevitabilmente fa lievitare l’esercito dei nuovi poveri. Quasi sette milioni in Italia, un milione in più rispetto allo scorso anno. Questa crisi produce inevitabili distorsioni – conclude il presidente Esposito – come leggiamo dalle dichiarazioni per l’apertura dell’anno giudiziario a Salerno, lo Stato in tema di politiche di sostegno (liquidità) deve fare di più e deve farlo presto è l’unica vera alternativa assieme ad una politica fiscale sostenibile per evitare che il mondo dell’impresa chiuda definitivamente o peggio ancora si rivolga a canali illeciti per trovare liquidità ed una “falsa” prospettiva di tutela”.
Di seguito uno stralcio:
“il tema dello strozzinaggio e del riciclaggio di capitali sporchi rimane attuale, anzi aggravato dall’emergenza coronavirus. In molti casi, la malavita si è fatta avanti con professionisti, artigiani e commercianti in difficoltà prestando denaro con tassi usurari. Soldi riciclati, poi, in altre attività, come i proventi della droga, che fa la parte del leone in città ed in provincia saldando il crimine dell’agro con il vesuviano, i Picentini con la Piana del Sele ed il Cilento con le ‘ndrine calabresi. Crocevia dei traffici e punto d’approdo è il Porto di Salerno, dove lo stupefacente tira gli affari illeciti insieme a merci contraffatte e contrabbando”.
Omar Domingo Manganelli/Redazione Opera News
lascia un commento