Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni si costituirà parte civile nel processo per l’omicidio di Angelo Vassallo. La decisione è stata formalizzata dal dell’Ente Giuseppe Coccorullo attraverso una delibera. L’atto firmato dal presidente sottolinea come l’omicidio del sindaco-pescatore abbia rappresentato “un danno anche per l’istituzione Ente Parco e per l’area protetta”.
La motivazione è duplice: non solo perché è venuta a mancare una figura istituzionale di vertice dell’Ente, ma anche per la perdita di una persona “da sempre attiva nella difesa del territorio e delle comunità locali”. A rappresentare il Parco in giudizio sarà l’avvocato Vincenzo Speranza, che ha rinunciato al proprio compenso professionale. La delibera del presidente, che arriva a ridosso della cruciale udienza preliminare del 17 ottobre, conferma una volontà già espressa nel marzo scorso dall’assemblea della Comunità del Parco. Era stato infatti l’organo che riunisce tutti i comuni dell’area protetta, e che un tempo fu presieduto dallo stesso Vassallo, a dare il primo via libera alla costituzione di parte civile.
