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venerdì, Ottobre 4, 2024
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Per il 25 aprile Assoturismo Confesercenti analizza una previsione di 5,2 milioni di presenze nelle strutture ricettive italiane.

Turismo

Per il 25 aprile Assoturismo Confesercenti analizza una previsione di 5,2 milioni di presenze nelle strutture ricettive italiane.

Un’ esodo positivo che certifica la buona salute del turismo italiano e soprattutto il trionfo delle città d’arte del Belpaese, sempre più apprezzate con un tasso medio di saturazione vicino al 90%.

Sono questi i principali risultati dell’indagine realizzata per il Ponte del 25 aprile da CST Centro studi turistici per Assoturismo Confesercenti. Dopo un aumento del movimento dei vacanzieri nel periodo pasquale di oltre il 7% rispetto allo scorso anno, tra le imprese del turismo c’è ottimismo anche per il ponte del 25 aprile. Le strutture ricettive hanno registrato un buon dinamismo della domanda con il tasso di saturazione che supera di 8 punti quello raggiunto nel 2019. In base ai risultati del monitoraggio, nel ponte tra il 22 e il 25 aprile si registrerà un notevole movimento di turisti che si dirigeranno prevalentemente verso le città e i centri d’arte, con l’89% di camere occupate.

Un trend positivo è atteso anche per le altre tipologie di prodotti, ma con andamenti differenziati. In particolare, le località marine registrano saturazione media del 72% dell’offerta disponibile, le località dei laghi e di montagna si attestano rispettivamente al 68% e al 67% di occupazione.

Invece, per le località rurali/collina il tasso rilevato sale al 77% e per le aree del termale al 76%. Nel complesso risultano prenotate in media 3 camere su 4. In cima alle preferenze dei turisti in viaggio per il ponte del 25 aprile il Centro Italia, con Umbria e Lazio che segnano percentuali di saturazione delle camere disponibili vicine al 90%. Seguono Liguria (83%), Toscana (81%) e Veneto (80%). A seguire Lombardia e Piemonte con il 77%, Emilia Romagna con il 75%, Lombardia, Marche e Basilicata con il 74%. Chiudono la classifica delle regioni la Calabria (54%) e il Molise (52%).

Anche qui nella nostra provincia Salernitana registriamo dati significanti che attestano e certificano la ripartenza naturalmente con l’incognità del meteo per questi giorni altalenanti tra il grande caldo e la pioggia e le criticità legate alla difficoltà di recepire manodopera specializzata dichiara il presidente provinciale di Confesercenti e Raffaele Esposito, bene il recupero di alcune destinazioni salernitane per quanto concerne l’accessibilità e la viabilità ma bisogna migliorare un i servizi in bassa stagione, bene le località che propongono anche iniziative ludico culturali e di intrattenimento su suolo pubblico che vanno a stimolare l’offerta turistica complessiva.

Le città d’arte e le nostre destinazioni culturali registrano qualche dato superiore migliore rispetto alla media e questo è un bene perché vanno a consolidare una destinazione culturale e naturalistica che per la provincia Salernitana è un patrimonio indiscutibile. Abbiamo anche visto la campagna di promozione portata avanti dal ministero del turismo con ENIT che divide gli operatori c’è chi considera questa campagna, molto costosa, un bene per il settore mentre altri non hanno esitato a criticare questa iniziativa governativa, dal canto nostro conclude il presidente Esposito, speriamo che tutto questo parlarne possa stimolare ancora di più la curiosità di viaggiare nel nostro Bel Paese alla riscoperta della nostra provincia Salernitana la cosiddetta terra dei miti ricca di patrimonio UNESCO staremo a vedere.

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