Il Governo è al lavoro per il nuovo Dpcm cosiddetto di Natale che dovrebbe entrare in vigore a partire dal prossimo 4 dicembre.
Molte le novità previste, almeno secondo le anticipazioni fornite dal Corriere, su cene, spostamenti e seconde case.
Si pensa di prorogare l’orario di chiusura alle 22 per favorire lo scaglionamento. Ma nel governo ci sono perplessità: alcuni ritengono che questa soluzione favorirebbe le uscite serali provocando maggiori spostamenti.
Dal 4 dicembre saranno aperti i centri commerciali e i grandi magazzini anche nel fine settimana e nei giorni festivi. Ma questa deroga dovrebbe essere provvisoria: il governo è orientato a incentivare lo shopping per due settimane, per poi introdurre nuove limitazioni dopo il 20 dicembre.
È il nodo più intricato da sciogliere. Se, come si prevede, intorno al 10 dicembre la maggior parte delle Regioni sarà in fascia gialla, cadrà il divieto di spostarsi. Ecco perché i ministri Speranza e Boccia si battono per introdurre nuove restrizioni per gli spostamenti su tutto il territorio nazionale.
I ministri della linea dura vorrebbero mantenerlo alle 22, se non addirittura anticiparlo alle 21. Ma se si deciderà di prolungare alle dieci di sera l’orario dei negozi per diluire le presenze dei clienti, potrebbe anche essere prorogato alle 23. La notte di Natale scatterà dopo le 24 per consentire la partecipazione alla messa e si discute se la stessa regola possa essere applicata la sera del 31 dicembre.
Nel Dpcm in vista del Natale sarà inserita una raccomandazione sul numero di persone da invitare a casa, ma su questo non potrà scattare alcuna imposizione. Si tratterà del suggerimento di incontrare soltanto parenti stretti fino a un massimo di 6, 8 persone.
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