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venerdì, Aprile 26, 2024
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Capaccio Paestum, botte alla moglie davanti al figlioletto: pena definitiva per marito violento

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Capaccio Paestum, botte alla moglie davanti al figlioletto: pena definitiva per marito violento

CAPACCIO PAESTUM. Botte alla moglie davanti al figlioletto. Pena a 2 anni e 8 mesi definitiva, per mancato ricorso in Cassazione, per il 59enne residente a Capaccio Paestum colpevole di maltrattamenti in famiglia. A stabilirlo la Corte d’Appello di Salerno, con sentenza emessa il 6 dicembre scorso e depositata il 3 febbraio. L’uomo, originario di Altavilla Silentina ed assistito dall’avv. Antonio Miano, ha, nel corso della convivenza coniugale, anche alla presenza del figlio, poi deceduto, sottoposto a percosse, ingiurie e minacce la donna, una 53enne difesa dall’avv. Ciro Vicidomini. Nel 2022 la sentenza di primo grado, con la condanna a 3 anni di reclusione e al pagamento delle spese processuali, con l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici, ora riformata dalla Corte d’Appello.

“Il passaggio in giudicato della sentenza emessa dalla Corte di Appello di Salerno – commenta l’avv. Vicidomini – cristallizza, oltre ogni ragionevole dubbio, l’esatta dinamica dei fatti di causa ascritti nel capo d’imputazione e di cui è stata vittima la persona offesa. Sul punto ritengo doveroso precisare, attese le precedenti considerazioni formulate dal difensore dell’imputato che tacciavano maldestramente l’onorabilità e la credibilità della mia assistita, che dall’analisi del corredo motivazionale della sentenza ut supra emerge per tabulas che la ricostruzione dei fatti offerta dalla mia assistita è stata vagliata positivamente da ben due autorità giudiziarie, ritenendola pienamente attendibile e non smentita dalle molteplici censure di controparte. In quest’ottica la vicenda che ci occupa dovrebbe essere governata secondo il noto brocardo Quod non est in actis non est in mundo”. (StileTV)

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